Fossile
La mia passione, da piccola, erano i
fossili. Chiunque mi chiedesse cosa avessi voluto fare da grande
riceveva da me sempre la stessa risposta: “voglio fare
l'archeologa!”. Portavo spesso con me un pennello per il phard
preso dal beauty di mia madre e amavo passarlo sugli oggetti per
scoprire chissà quali tesori nascosti sotto la superficie delle
cose. Ero molto legata ad un libro sui dinosauri che mi aveva
regalato un'amica di famiglia; sfogliavo con estrema curiosità le
pagine plastificate di quel volume e mi piaceva passare le dita sulle
immagini, come a voler accarezzare quegli animali strani, misteriosi
e appartenenti ad epoche così lontane dal tempo che stavo vivendo.
La stessa amica di famiglia, cavalcando l'onda della mia passione, mi
aveva regalato la sua raccolta di diapositive su minerali e pietre
preziose. Quel suo regalo mi rese una bambina felicissima e adoravo
tirare giù la tenda della mia camera per proiettarci sopra quelle
immagini così colorate e particolari. Mi avvicinavo alla tenda per
ammirare da vicino le sfumature di quelle pietre, allungando la mano
per toccarle, sperando di riuscire a sentire sotto le dita le
irregolarità delle loro superfici. Mi divertivo a creare storie con
i dinosauri e mi divertiva ancora di più raccontarle, aggiungendo
sempre qualche dettaglio per rendere più avvincente la
storia. Sono sempre stata una bambina curiosa, affascinata dalle cose
del passato e amante della verità. Lo sono ancora, anche se non
faccio l'archeologa. Ieri la figlia di una mia amica mi ha fatto fare
un giro nel parco sul suo trenino invisibile dei dinosauri e nel suo
sguardo attento e curioso ho rivisto il mio.
Commenti
Posta un commento